Era la Serie più attesa di fine 2023, quella che ci ha fatto chiudere l’anno e aprire quello nuovo con un pizzico di nostalgia ripensando a dove tutto ebbe inizio, ovvero quella “ Casa di Carta ” divenuta simbolo di Rivoluzione, potere al popolo, strategia sofisticata, amori improbabili, scontri, Davide contro Golia, lo Stato nel senso più opprimente del termine, sconfitto dai partigiani novelli Robin Hood che poi alla fine il tesoro confiscato ai ricchi se lo tengono ma poco importa. L’aspettativa era alta e dobbiamo ammettere che non c’è stata delusione, nel senso più pratico del termine anche se ciò che abbiamo visto, pur frutto della stessa scrittura di “ La Casa di Carta ”, è a tratti completamente diverso, deludendo magari gli spettatori più fanatici ed intransigenti, quelli duri e puri, quelli che vogliono lo stesso filone, la stessa traccia, lo stesso risultato. Badate bene, c’è un piano machiavellico da portare a termine, l’ennesima rapina del secolo quasi perfetta, una band